venerdì 16 gennaio 2009

L'ISPETTORE COLIANDRO: L'EPISODIO DI MARTEDI' 20 GENNAIO SU RAI DUE!


Torna con la seconda stagione L'ispettore Coliandro, fiction "underground" che ha riscosso un buon successo l'anno scorso. Protagonista come sempre Giampaolo Morelli che sarà affiancato anche da Paolo Sassanelli e Enrica Ajò. Vediamo la trama dell'episodio in onda martedì prossimo.


L'ISPETTORE COLIANDRO: PUNTATA DI MARTEDI' 20 GENNAIO - RAI DUE, ORE 21.05


1° EPISODIO. L'ispettore Coliandro (Giampaolo Morelli) cerca di arrestare una ragazza slava, ma lei fugge con la sua pistola. Coliandro non lo può certo raccontare ai suoi colleghi poliziotti: comincia perciò una indagine solitaria per recuperare l'arma e si mette sulle tracce della giovane. Così facendo, finirà per scoprire degli indizi sul traffico e il riciclaggio abusivo di rifiuti tossici che coinvolgono la camorra e la mafia dei Balcani.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono felice! Mi sono divertita tantissimo con la prima serie. Coliandro è uno spasso di ispettore e Morelli lo interpreta alla perfezione. Sto ancora ridendo per quei 24.000 vasetti di yougurt incautamente acquistati dal nostro "fallibilissimo" protagonista. :-D

MARTA

Caustica ha detto...

Marta è vero, sta serie è uno spasso e lui un grande. Peccato che sia poco valorizzata perchè meriterebbe molto, molto di più.

Anonimo ha detto...

Ieri sera, durante la puntata di "Tutti Pazzi per Amore" (Rai Uno), è passato uno spot sull'imminente avvio della seconda serie di Coliandro (Rai Due). Non so se è già successo altre volte, non ricordo, ma comunque mi è sembrata una cosa bella vedere che la rete ammiraglia metteva a disposizione uno spazio pubblicitario per un programma di una delle due reti "minori". Comunque, al di là di questo, il punto è che la RAI produce fiction su tutte le sue tre reti, mentre in MEDIASET ogni sforzo produttivo è finalizzato a soddisfare le esigenze della rete principale (Canale 5). Sui due canali minori, Italia1 e Rete4, vanno in onda le produzioni importate dall'estero (serie USA e soap varie), a target adolescenziale o senile, o le produzioni italiane scartate dalla rete ammiraglia a causa di ascolti bassi.
La valorizzazione delle produzioni di Rai Due o Rai Tre è demandata, essenzialmente, agli spazi e alle platee televisive disponibili in quelle due reti. Rai Uno potrebbe e, a mio avviso, dovrebbe fare da collante e da motore di tutta l'azienda. Ma la pariteticità delle tre direzioni di rete, di fatto, impedisce alle stesse di interagire. In MEDIASET vige un'organizzazione verticistica che, abbinata alla selettività dei target delle tre reti, impone una maggiore e più funzionale promozione interna reciproca.
L'organizzazione non verticistica della RAI, però, consente che TUTTI E TRE i canali di Stato possano produrre in autonomia decisionale, garantendo in questo modo varietà di offerta e novità in ragione del budget a disposizione di ciascuna rete e delle idee dei tre direttori.

MARTA